Architettura

Nel tempo intercorso fra i due grandi conflitti mondiali, che sono stati eventi di enorme potenza distruttiva, molti architetti celebri hanno sentito il bisogno di costruire strutture e opere d’arte per celebrare e auspicare la Pace.

Ricordiamo il Parco-Museo della Pace costruito a Hiroshima da Kenzo Tange tra il 1953 ed il 1956 sul progetto ideato nel 1948-’49;

la Cappella della Pace (e della Guerra) di Pablo Picasso a Vallauris in Francia (1950 e 1952-’53);

il Monumento della Mano Aperta, simbolo della città di Chandigarh: una mano aperta, in ferro, che si muove al movimento del vento. È simbolo di non violenza e pace, perché una mano aperta non può tenere un’arma. Autore: Le Corbusier, che nel 1951 ebbe incarico dal Primo Ministro Indiano Jawaharlal Nehru di progettare e costruire ex novo la città capitale del Punjab. L’intento di Nehru era che la capitale del Punjab fosse una città modernista, pensata per rompere i legami con il passato coloniale del Paese.

Chandigarh è sorta tra le colline Himalayane, nell’India nord occidentale, dopo la guerra indo-pakistana del 1947-’48, che ha diviso lo Stato indiano del Punjab, lasciando l’ex capitale Lahore in territorio pakistano.

Il Modernismo, collocabile tra le due guerre mondiali, è tra i più importanti movimenti nella storia dell’architettura, improntato al “rinnovamento dei caratteri, della progettazione e dei principi dell’architettura, dell’urbanistica e del design.”

Maestri di questo Movimento furono Le Corbusier, Ludwig van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto e gli italiani Giovanni Michelucci, Giò Ponti, Franco Albini.

Opere per la Pace realizzate in tempi relativamente più recenti:

in Francia, La Cappella della Pace, nel convento Carmelitano a Mazille, di Josep Lluis Sert (1968-’71 e 1977-’81);

la Cappella Ecumenica a Houston (intitolata a Marc Rothko perché contiene le sue ultime opere monocrome) costruita da Philip Johnson nel 1965/’66 –’71;

il Museo del messaggio Biblico a Nizza di Marc Chagall, edificato dall’architetto Henri Fisch nel 1969/’70-’73;

Spazio della Meditazione nella sede dell’UNESCO a Parigi di Tadao Ando del 1993/’94-’95, con l’attiguo Giardino della Pace di Isamo Noguchi del 1996-’98;

il Piazzale della Pace a Parma (Italia) di Mario Botta.

Opere soltanto progettate o ancora in esecuzione:

il Santuario della Pace e del Perdono a Saint Baume, di Le Corbusier (1948-’60);

la Cappella del Corpo di Cristo a Orani, presso Nuoro, di Costantino Nivola (1980);

gli Spazi per la Pace nell’universo interstellare ideate dall’italo-statunitense Paolo Soleri; i tre più recenti monumenti alla Pace sono stati disegnati dalla scultrice Clara Halter e impostati strutturalmente dall’architetto Jean Michel Wilmotte, costruiti rispettivamente a Parigi nel 1998-2000, a San Pietroburgo nel 2001-’03 e a Hiroshima nel 2003-’05; la erigenda Cappella della Pace a Bagdad decorata dall’artista coreano Kim En Joong, iniziata nel 2010.

Dal sito dibaio.com: Architettura e Arte per la Pace

Tutto ciò che favorisce il benessere psico-fisico dell’uomo favorisce la PACE

Per l’ I.S.S.U.P. l’Architettura di Pace è da intendere essenzialmente come progettazione di unità e complessi abitativi che rispettino l’ambiente, utilizzino materiali ecologici e privi di tossicità, rispettino e favoriscano la relazione dell’uomo con la natura, poiché il rapporto uomo-natura, se armonioso, è fondamentale per il suo benessere psico-fisico.

Importante è, inoltre, l’armonia delle forme, la bellezza estetica, che favorisce l’equilibrio interiore, così come ci ha insegnato l’antica cultura greca. Per Platone il Bello è tutto ciò che offre alla vista e alla mente Armonia, Ordine, Proporzione.